Sono trascorse due decadi dai primi progetti circolati sul tram Termini Vaticano Aurelio. Doveva essere la linea tramviaria che l'allora amministrazione Rutelli avrebbe lanciato per il Giubileo del 2000.
Protagonista del PUMS
Il progetto, seguito dall'assessore ai trasporti Walter Tocci, era giunto anche in una fase avanzata di elaborazione. Accantonato dalle varie amministrazioni che si sono susseguite, è stato ripreso in occasione della stesura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Ed è diventato uno dei cavalli di battaglia dell'attuale amministrazione.
Il tracciato
L'opera, per portata e per destinazione, non andrà a sostituirsi al prolungamento della Metro C. Bisogna piuttosto considerarla complementare. Il tram TVA infatti si snoda lungo 8 chilometri e da Circonvallazione Aurelia raggiunge la stazione Termini, passando davanti al Vaticano, su via Gregorio VII, ma anche a Piazza Venezia e su via Nazionale, grazie ad una biforcazione che consentirà di collegare corso Vittorio con piazza del Risorgimento. Dettagli sulla frequenza del passaggio di questo tram non sono noti, ma l'intenzione dell'amministrazione è quello di farne una linea veloce.
Quando realizzarlo
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, l'intervento rientra tra quelli che il Campidoglio vorrebbe completare nel cosiddetto "scenario di piano" del PUMS ovvero entro i prossimi dieci anni. I cantieri pertanto partirebbero subito dopo quelli previsti per le cosiddette "opere invarianti", ovvero quelle che l'amministrazione ha deciso di sostenere anche a prescidere dagli esiti del processo partecipativo avviato col Piano urbano della mobilità sostenibile.
IL TVA tra le richieste del 2019
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La linea Termini-Vaticano, la nostra linea 1 |
L'impatto estetico
Il percorso previsto è stato analizzato a marzo in commissione Mobilità. In quell'occasione sono state avanzate anche delle perplessità dalla Soprintendenza di Stato e dalla Sovrintendenza capitolina. A destare qualche preoccupazione è stato infatti l'impatto estetico che le linee aeree avrebbero avuto sul centro cittadino. Qualche dubbio è stato posto anche sui reperti che, scavando per far posto ai binari, potrebbero essere rinvenuti. Il progetto però piace molto ai romani ed alle amministrazioni passate e presenti. Per realizzarlo, come tutte le altre opere del PUMS, sarà però necessario ricevere adeguati finanziamenti dal Governo nazionale.
Da Roma Today
1 Commenti
Quanno more Nonnosilvio, allora lì sì che passerete davanti Palazzo Grazioli....ma si nun more er Berluska, Stefàno può dormire tranquillo. (In attesa che Silvano di Camera Cafè, dal carcere ritorni e si cominci a togliere tutti i sassolini dalle scarpe, cominciando da lui e da Di Maio..).
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